Bimbi social

Bimbi social

BIMBI SOCIAL = SHARENTING

Lo “sharenting” è un termine utilizzato per descrivere l’eccessivo utilizzo, da parte di mamme e papà, dei social media condividendo contenuti e foto dei propri figli.

È indubbiamente il fenomeno degli ultimi anni ed è in continua crescita, basti pensare che secondo uno studio americano, si registrano presenze sul web di bimbi già nelle prime 24 ore di vita.

Spesso i genitori sono inconsapevoli di come forniscano informazioni sui propri figli anche semplicemente postando una loro foto e raccontando un aneddoto della giornata trascorsa.

Secondo uno studio presentato a San Francisco alla Conferenza annuale dell’American Academy of Pediatrics, nel pubblicare foto dei propri figli, bisogna seguire una serie di accortezze prima fra tutte è necessario familiarizzare con le policies e le regole legate ai vari siti onde evitare spiacevoli sorprese.

CONSIGLI

É fortemente consigliato non condividere informazioni legate al comportamento del proprio bambino, così come è suggerito evitare l’inserimento della geolocalizzazione.

Assolutamente nessuna nudità e nessun dettaglio che possa risultare imbarazzante per il bambino.

 

ALCUNI FATTI

Ha fatto molto scalpore la sentenza del tribunale di Roma, prima del genere in Italia, che ha condannato una mamma al pagamento di una multa di 10mila euro, nonché alla rimozione di tutti i suoi posts pubblicati inerenti contenuti ed immagini riguardanti la sua vita familiare.

É stato proprio il figlio sedicenne ad averla accusata per aver condiviso aneddoti riguardanti il suo rapporto conflittuale con il marito e foto del figlio stesso.

L’articolo 96 della legge sul diritto d’autore (legge 633/1941) prevede che il ritratto di una persona non possa essere esposto o riprodotto senza il suo consenso, salvo alcune eccezioni.

Inoltre, l’articolo 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo approvata a New York il 20 novembre 1989 e ratificata in Italia con la legge 176/1991 rafforza questo principio a tutela dei minori.

E gli articoli 147 e 357 del Codice civile impongono ai genitori la cura e l’educazione dei figli, di cui fa parte anche la corretta gestione della loro immagine pubblica e la tutela dalla sovraesposizione sui social.

LE MIE SCELTE

Questo è un argomento molto discusso e non vi è dubbio sia una scelta prettamente personale, ma certo è che sarebbe meglio condividere la propria vita e soprattutto le foto che mostrano i volti dei propri figli solamente con amici veri e reali.

Io personalmente pubblico le foto del mio bambino ma ponendo molta attenzione ed evitando foto che lo ritraggono in primo piano e facilmente riconoscibile: il 99% delle sue foto infatti sono di profilo o di spalle e nelle rarissime foto in cui compare interamente il suo viso ho sfocato la parte degli occhi, infatti sono proprio gli occhi a rendere riconoscibile una persona, lo sapevate?

Voi pubblicate le foto dei vostri bimbi o usate come me qualche escamotage?

Olimpia (Olly) Genova

 

 

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