Gravidanza e Alimentazione-2
IL SECONDO TRIMESTRE
Torniamo oggi ad affrontare il magico mondo della gravidanza e in particolar modo ci dedichiamo al secondo trimestre.
Superata la fase delicata dei primissimi mesi, in cui può capitare anche di essere soggette a piccoli disturbi come nausee sonnolenza e spossatezza, le donne in attesa nel corso dei successivi tre mesi si trovano ad affrontare una nuova percezione del proprio corpo e soprattutto a entrare in stretto contatto la creatura che portano in grembo.
E’ all’incirca intorno alla 16ma settimana che il feto inizia a “farsi sentire” tanto che la futura mamma percepisce piccoli movimenti, fino a che diventano sempre più intensi a mano a mano che le settimane passano:
l’emozione e la gioia in queste occasioni sono davvero enormi e coinvolgenti.
Leggi anche -> Gravidanza e Alimentazione: il primo trimestre
ATTIVITÀ’ FISICA IN GRAVIDANZA
Il secondo trimestre è il più indicato per praticare una leggera attività fisica e infatti solitamente proprio in questo periodo moltissime donne iniziano a seguire corsi di yoga prenatale, acqua gym prenatale o una ginnastica leggera da praticare almeno tre volte alla settimana.
Se siete sempre state attive anche prima dell’inizio della gravidanza non perdete la sana abitudine di continuare nella vostra attività fisica compatibilmente con la nuova condizione che vi vede protagoniste:
passeggiate almeno 30’ al giorno se avete la possibilità di farlo all’aria aperta oppure nuotate, o meglio ancora dedicatevi quotidianamente alla pratica yoga che vi permette di prendere maggiore consapevolezza anche della respirazione, fondamentale anche in vista del parto vero e proprio e del delicato momento del travaglio.
Leggi anche -> I benefici dello yoga in gravidanza.
ALIMENTAZIONE NEL SECONDO TRIMESTRE
Attività fisica e alimentazione anche in gravidanza sono strettamente legate;
come in ogni altro momento della vita avere cura di se stesse è fondamentale, pertanto seguire una dieta bilanciata ed equilibrata e praticare ogni giorno una leggera attività fisica (come abbiamo visto può essere una passeggiata di almeno 30’, una nuotata o lo yoga), sono alla base del benessere psicofisico di ognuna di noi.
Nel precedente post abbiamo visto quali siano i cibi più indicati per affrontare i primi tre mesi di attesa, qui oggi invece puntiamo l’attenzione sulla nuova condizione che il corpo femminile si trova ad affrontare e di conseguenza come regolare l’alimentazione per venire incontro alle nuove esigenze della donna in attesa.
Può succedere che nel secondo trimestre di gravidanza, le nausee che avevano preso il sopravvento nei mesi precedenti scompaiano del tutto o si riducono notevolmente e questo aspetto comporta un ritorno del senso dell’appetito e della fame!
La ritrovata voglia di condividere appieno la gioia di stare a tavola non deve però tramutarsi in una insaziabile fame a cui non si riesca di porre un freno o il giusto limite!
Abbiamo già detto che in gravidanza non serve mangiare per due, ma semplicemente mangiare bene: questo per evitare un eccessivo aumento di peso che potrebbe portare a disturbi gravi nei mesi successivi sia per la mamma che per il feto.
Tra gli aspetti da tenere molto in considerazione oltre ad una sana alimentazione ricca di verdure da consumare sia cotte che crude, cereali integrali e legumi per avere sempre il giusto apporto di proteine e amminoacidi essenziali, frutta fresca semi oleosi e frutta secca (mandorle, noci, nocciole, noci pecan; semi di lino, sesamo, girasole etc), i grassi buoni come olio extravergine di oliva, avocado e olio di cocco, c’è anche la giusta idratazione di cui l’organismo necessita quotidianamente per la corretta progressione della gravidanza.
E’ necessario bere molto,
almeno i classici due litri di acqua al giorno, non solo per mantenere l’organismo idratato, ma anche per contrastare la possibile stipsi che colpisce molte donne, anche per la primissima volta nella loro vita.
Questo accade perché nel secondo trimestre il progesterone in circolo ( … ) aiuta a rilassare la muscolatura dell’intestino, rallentando di fatto la peristalsi tanto da causare costipazione anche a coloro che non ne hanno mai sofferto prima: aumentare l’apporto di liquidi durante la giornata è funzionale a mantenere morbide le feci e quindi a evitare il più possibile questo fastidioso problema.
Leggi anche -> Il progesterone, cos’è e a cosa serve
Se non siete abituate a bere solo acqua, nulla vieta di aumentare l’apporto di liquidi con tisane o infusi, limitando al minimo l’aggiunta di zuccheri e dolcificanti (ricordate il famoso diabete gestazionale?!), e ovviamente eliminando dalla vostra dieta le bevande gassate o eccessivamente dolci come bibite e succhi industriali, preferendo estratti di frutta e verdura freschi e preparati da voi o appunto tisane e infusi naturali che potete farvi preparare anche in erboristeria.
GRAVIDANZA E NUTRIZIONE: PERCHÉ AFFIDARSI AD UN PROFESSIONISTA
Durante i nove mesi di attesa le donne vengono subissate di esami e visite per tenere monitorata la crescita del feto, le condizioni generali della gravidanza e il benessere di mamma e bimbo prestando però pochissima attenzione all’alimentazione della donna a meno che non subentrino particolare fattori di rischio o un aumento di peso immotivato ed eccessivo.
Io credo che anche se la gravidanza procede nel migliore dei modi e sia tutto perfetto, sarebbe indicato per qualsiasi donna consultare anche una nutrizionista specializzata in questo ambito specifico che possa seguire la futura mamma proprio in questi mesi in cui il corpo subisce un mutamento importante.
Chiacchierando con molte mamme ho avuto la percezione che la loro alimentazione nei nove mesi fosse stata lasciata completamente nelle loro mani, che loro fossero più o meno consapevoli di cosa volesse dire “sana alimentazione”, che fossero più o meno competenti sulla scelta degli alimenti e la loro preparazione e soprattutto sulle quantità di cibi da consumare nel corso della giornata.
A mio stretto parere personale, in un momento tanto importante e delicato anche se va tutto benissimo sarebbe ideale prendere contatto con una nutrizionista esperta di gravidanze per essere seguita proprio nel corso di questi nove mesi:
così da venire consigliata e monitorata a intervalli regolari, capire come cambia il fabbisogno della mamma in attesa e come mettere a punto una specifica dieta ( ovvero un regime alimentare specificatamente studiato e impostato per la donna in gravidanza in base alla sua personale condizione fisica ) personalizzata.
Molto spesso accade che le donne vengano monitorate solo dalla propria ginecologa che si limita a controllare l’aumento di peso della futura mamma, chiedendo in modo superficiale quale sia l’alimentazione seguita dalla mamma in attesa ma senza entrare nello specifico di quella singola donna che hanno di fronte.
Ovviamente questo non vale per tutte, però è un dato che ho avuto modo di raccogliere chiacchierando con molte amiche che hanno condiviso con me la gravidanza o conosciute in seguito e con cui mi sono confrontata sui diversi aspetti delle nostre esperienze.
Per questo se fosse possibile essere seguite ANCHE da una figura professionale, come appunto una nutrizionista preparata e competente proprio su questo aspetto, sarebbe la cosa ideale per tutte le donne incinte.
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